SALITE
1. Salita Aremogna
Da Roccaraso 1.232 slm a 1.487 slm rotatoria per impianti sci Aremogna.km. 6,8
dislivello 255m
Pendenza max 14%
pendenza media 3,7%
Entrati nell’abitato di Roccaraso, località turistica di prestigio, si svolta subito a dx per salire sull’Aremogna, la storica ascesa che negli ultimi anni è stata sede di arrivo di numerose tappe del Giro d’Italia. Una salita che presente pendenze alternate, per lunghi tratti pedalabile ma con un attacco, appena lasciato l’abitato di Roccaraso, di tornanti aspri per poi alleggerire notevolmente la pendenza fino in cima. Salita quasi totalmente esposta al sole.
2. Salita di Pacentro
Bivio per Pacentro da 522 a 1.232 slm bivio per Passo San Leonardo.km. 14.8
dislivello 710m Pendenza max 12%
pendenza media 4.7 %
Dalla provinciale che viene da Sulmona inizia, ai piedi di Pacentro, una salita pedalabile con pendenze regolari fino all’ingresso del borgo storico. Qui si costeggia il castello, che spicca imponente con le sue due torri di avvistamento su tutta la valle Peligna, per poi lasciarselo alle spalle e ammirarlo poi dall’alto nella ripetuta serie di tornanti verso passo San Leonardo. Qui la salita diventa più impegnativa con tornanti e contro tornanti, lo scenario dall’alto lascia estasiati, salita che ogni ciclista deve fare almeno una volta nella vita. Salita che presenta tratti misti di esposizione al sole e tratti ombreggiati boschivi.
3. Salita della Transiberiana d’Italia
Da Campo di Giove da 1.070 a valico di Quarto S.Chiara 1.395 slmkm. 9,5
dislivello dislivello 325m
Pendenza max 8%
pendenza media 3,5 %
Una salita sì lunga ma molto pedalabile, pendenze sempre regolari e ci si immerge nel bosco della Majella per raggiungere l’altopiano di Quarto s.Chiara e di Pescocostanzo. Salita piacevole che si presta, oltre ai boschi, a panorami stupendi del Parco Nazionale della Majella costeggiando il tracciato della storica ferrovia oggi ribattezzata Transiberiana d’Italia. Un tracciato ferroviario, percorso dal treno storico più famoso d’Italia, che si inerpica verso il valico Appenninico tra lunghi tornanti e gallerie. Pedalarvi sulla strada sorella nel silenzio del Parco regala emozioni uniche. Salita che attraversa la parte boschiva della Majella.